Wall Street
Un eccesso di negatività puntella il mercato

Secondo un recente sondaggio di BoAML, la proporzione di investitori che si aspetta una correzione di mercato, si attesta ai massimi storici. Si punta il dito contro la guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina: ritenuta il rischio più concreto per il 37% dei gestori interpellati.
Vorrei soffermarmi su questo dato. Uno dei modi per proteggersi da questa eventualità, consiste nel vendere azioni per generare liquidità. È proprio ciò che si registra nell'universo degli ETF, stando ai dati pubblicati dalla Investment Company Institute (ICI), specialmente con riferimento al mercato domestico.

Un altro modo consiste nel comprare opzioni put sui principali indici azionari o sugli ETF replicanti. La media a 20 giorni del put/call ratio sullo SPY è salita da 1.37 volte di inizio mese a quota 1.76 volte di venerdì. L'attività di copertura è stata frenetica, alla luce del fallimento delle trattative tra Pechino e Washington.
Ciò ha prodotto un'impennata di volatilità, con i fondi speculativi che secondo il Commitment of Traders hanno smantellato le scommesse short precedentemente ammassate.
Il mercato, però, non ha lamentato danni significativi. Per i Tori questo è un elemento favorevole, perché è stata abbassata l'asticella delle aspettative, e qualunque esito sarà salutato con favore. C'é chi fa notare che le terribili conseguenze raffigurate con toni cupi dai media, siano realistiche. Le attese di fiammata dei prezzi al consumo ad esempio non trovano riscontro in un mercato obbligazionario che continua a proporre rendimenti calanti.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...