Un ipervenduto inconsueto sul Russell 2000

- 17/10/2018
Il Russell2000, che rappresenta le medie capitalizzazioni, è sceso di quasi il 7% dai massimi. L'RSI è reduce da una condizione di ipervenduto. Spesso questi indicatori non superano un test rigoroso. Per cui vediamo se in effetti siamo in presenza di una opportunità di acquisto a basso rishio. La figura in basso mostra tutti i casi in cui l'RSI sull'IWM scende sotto i 30 punti: gli ultimi segnali in effetti sono stati del tutto interessanti in ottica bullish. Ma prima, la qualità ha lasciato alquanto a desiderare.
Dal 2000 in poi si contano 26 segnali analoghi, omettendo quelli che intervengono a meno di un mese dal segnale precedente. La tabella in basso sintetizza i risultati conseguiti su varie scadenze temporali: si nota come la strategia batta il buy and hold su tutti i time frame; specialmente nel breve periodo. Due settimane dopo i segnali, l'ETF sale in media del 2%, e nel 70% dei casi. La tabella consente anche il confronto con le performance tipiche storiche da quando questo ETF è trattato. La deviazione standard suggerisce che la volatilità è superiore alla norma, ma le fiammate più intense si conseguono più verso l'alto, che verso il basso.
Si può andare ancora più in profondità, discriminando a seconda dell'intensità della correzione che ha condotto all'ipervenduto. Questo perché il recente ripiegamento non è stato così severo. A dirla tutta, dal 2000 questa è stata la flessione più contenuta a provocare una condizione di ipervenduto. Quando i segnali si sono manifestati con un mercato sceso di meno del 10%, la reazione successiva è stata più corposa del solito. E questo vale a tutti i livelli temporali.