Wall Street
Un mercato da vendere sui rimbalzi

Come già rilevato una settimana fa, Nasdaq e Russell 2000 sono già da tempo in bear market, avendo perso più del 20% dai rispettivi massimi. Questa è la definizione standard. Per noi bear market è quando un indice penetra la sua media mobile a 24 mesi.
Attualmente lo S&P500 non ha sperimentato alcuno dei due criteri citati, ma l'esame degli indicatori di sentiment farebbe presupporre diversamente. Per cui è ragionevole adottare un approccio cauto, fino a quando le resistenze che contano non saranno eventualmente abbattute.
Un primo livello da monitorare è situato a 4300 punti. Non solo qui il mercato cede(va) il 10% dai livelli di chiusura del 2021, ma si tratta al contempo dei minimi di ottobre dello scorso anno e di gennaio. Questo ex supporto costituisce ora una resistenza.
Non è un caso dunque che mercoledì sera, dopo l'ultimo FOMC, lo S&P abbia chiuso giusto a ridosso di questa soglia, prima di tornare a declinare nei giorni successivi. Non si sa per la delusione legata all'aumento dei tassi dopo un PIL negativo nel primo trimestre, ovvero all'opposto per il mancato impegno ad aumentare il Fed Funds rate di 75 punti base in risposta ad un'inflazione che non abbassa la testa.
Se c'è una buona notizia, è che la trendline che connetteva i massimi decrescenti di quest'anno, fino al breakout di metà marzo, è stata interessata ed ha contenuto il mercato. La cattiva notizia è che questa linea evidentemente scende con il passare del tempo, il che comporta rischi aggiuntivi per l'investitore.

Se un rally dovesse qui manifestarsi, magari favorito dal ritorno dei buyback dopo la moratoria connessa al rilascio delle trimestrali, bisognerebbe nel caso approfittare per vendere sui rimbalzi. La prima resistenza è situata a 4170-75 punti: minimo in chiusura di marzo e livello precedente il FOMC. Sopra, si salirebbe fino a 4289-4300 punti: minimo di ottobre e gennaio. Indi a 4375 punti.
C'è un supporto non molto sotto i livelli di chiusura di venerdì: fra 4037, dove passa la media mobile a 24 mesi, e la cifra tonda a 4000 punti. Non sempre è stata efficace, ma la media in questione ha contenuto le correzioni del 2012, del 2016 e di metà 2019. Una chiusura su base mensile sotto, invece, spianerebbe la strada ad un'estensione del ribasso fino alla media mobile a 36 mesi, situata 3690 punti. Da annotare quota 3837 punti, dove lo S&P500 cederebbe il 20% dai massimi di inizio anno.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...