Un'occhio alle basi put, un altro alla media mobile

- 17/10/2022
Dopo essere sceso per cinque sedute di fila, lo S&P giovedì si è prodigato in una evoluzione sperimentata soltanto altre otto volte negli ultimi quarant'anni, di cui l'ultima quasi quattro anni fa: un minimo annuale, coinciso con la pubblicazione del dato sull'inflazione a settembre, che ha spinto l'indice in prossimità del supporto a 3500 punti, prima di una ripartenza bruciante. Il setup ha implicazioni bullish, come rivela la tabella in basso, sebbene la reazione di venerdì chiarisca che sia fuori luogo aspettarsi un recupero senza soluzione di continuità.
Le resistenze ora si collocano fra 3800 e 3950 punti. Resta la minaccia del delta hedging, ora che ci avviciniamo ad una nuova scadenza mensile di opzioni, con le put che si sono accumulate su basi poco sotto i livelli correnti. Se l'avvicinarsi a questi livelli attiva una sorta di calamita che costringe i market maker a vendere short il future nel tentativo di coprirsi, l'allontanamento al contrario favorisce il mercato, perché induce le ricoperture connesse alle opzioni put out of the money.
In questo momento la base 350 dollari sullo SPY è quella più consistente in termini di opzioni put. Un livello da monitorare dunque resta quello dei 3500 punti di indice.
In ottica di lungo periodo, sarà interessante verificare la chiusura di fine mese, con l'indice che si muove attorno alla media mobile a 36 mesi, passante per 3800 punti. Una chiusura sotto questa soglia fra meno di due settimane comporterebbe un serio problema di inversione di tendenza. Sarà bene che il tentativo di ripresa in atto diventi definitivo.