Wall Street
Un rialzo alimentato dalle ricoperture

Ci sono due buone notizie, e una cattiva notizia. Partiamo dalle prime: le borse americane hanno realizzato in questi giorni nuovi massimi storici, dopo un fisiologico ripiegamento. Il Nasdaq100 si è spinto oltre i 5000 punti, migliorando il picco di marzo 2000. La cattiva notizia è che il Dow Jones non ha ancora avuto ragione dei 20.000 punti. Ma non ha importanza, perché al termine della prima settimana vantiamo un saldo dell'1.7%: un bel cambio di passo rispetto agli ultimi tre anni, quando l'inizio stentato anticipò un mese di gennaio piuttosto deludente. I Tori al contrario confidano in questa buona partenza per intascare una annata strepitosa.
Ce lo auguriamo. Perché la chiusura di venerdì è stata soltanto di cinque punti superiore all'ultimo prezzo del 13 dicembre: il giorno precedente la riunione del FOMC. Da allora, Wall Street si è mossa perlopiù lateralmente, penalizzando in modo particolare piccole e medie capitalizzazioni.
Il mercato potrebbe essere stato incoraggiato dalla ricopertura delle posizioni corte. Gli investitori si stanno già muovendo per anticipare la riforma fiscale annunciata dal presidente eletto. Abbiamo riscontrato che nei primi tre giorni di quest'anno, le azioni con i guadagni più consistenti sono state accomunate da queste caratteristiche: 1) in rapporto al flottante, erano quelle precedentemente più shortate; 2) lo short seguiva consistenti guadagni realizzati nel 2016.

Il mercato continua a sembrare in salute. Nel breve periodo però il sentiment suggerisce la vulnerabilità a cattive notizie, per cui c'è da prepararsi ad un ripiegamento. Quota 20000 punti per il momento resisterà.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...