Wall Street
Un ribasso alimentato dal Delta hedging

Per ponderare l'andamento della passata settimana, bisogna considerare che quella passata era settimana di scadenze tecniche mensili. Questo è importante, poiché quando un indice si colloca appena sopra le basi su cui si concentrano le posizioni in opzioni put, un catalizzatore negativo può esasperare le vendite, rispetto a quanto accadrebbe in una settimana normale. Questo perché le settimane di scadenze tecniche mensili tendono ad avere una maggiore concentrazione di posizioni in opzioni put sugli indici e sugli ETF azionari, acquistate come copertura di portafoglio di mese in mese. Man mano che il sottostante si avvicina alle basi, il venditore è indotto a coprire l'esposizione vendendo sempre più future: un processo noto come "delta hedging". Evidentemente, maggiore è la concentrazione di put, e più insistenti risultano le vendite.
Riproponiamo questo concetto perché abbiamo letto diverse spiegazioni sulle cause che avrebbero indotto le vendite: dalla possibilità che l'imminente aumento dei tassi impatti negativamente sulla crescita economica alle continue preoccupazioni per la Cina; dai vistosi ribassi dei mercati emergenti e delle commodity alla svalutazione dei cambi EM. Ma che dire dell'entità del ribasso, che ha portato gli indici a sfondare i supporti di cui ci siamo occupati in passato? ciò conferma come la settimana di scadenze tecniche abbia contribuito alle massicce vendite, con le basi citate che hanno agito da calamita per le quotazioni.

A nostro avviso, anche la scadenza di mercoledì scorso del future sul CBOE Volatility Index (VIX) può aver contribuito ad alimentare le vendite e la fiammata di volatilità. Il VIX è decollato a metà settimana scorsa con scambi massicci sulle call, lasciando esposti molti ribassisti sul VIX Future. Costoro probabilmente hanno effettuato il rollover delle opzioni call da agosto a settembre, creando una insolita domanda di opzioni call nel corso della settimana. Questa attività spiega il balzo della volatilità e gli ostacoli che il mercato azionario ha fronteggiato.
Non a caso fra giovedì e venerdì il VIX si è mosso oltre i livelli distanti il 50 e il 100% dal minimo del 2015 a 11.95 punti; il che ha reso inevitabile un ulteriore aumento della volatilità. Se si volesse scommettere su un movimento di rientro, sarebbe bene aspettare una flessione sotto i 23.90 punti da parte del VIX, o un ritorno sopra i 2000 punti da parte dello S&P: soglia rilevante in quanto il triplo del minimo del 2009 a 666 punti e passaggio della media mobile a 20 mesi.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...