Una buona notizia: Wall Street è in ipercomprato

- 16/01/2018
Dopo un incredibile rally nella prima settimana di gennaio, gli investitori erano pronti ad una correzione durante la passata ottava. Ma la prevalenza degli acquisti ha spinto gli indici di nuovo verso nuovi massimi storici. C'é stato soltanto il piccolo giallo dei rendimenti dei Treasury: schizzati ai massimi da marzo dello scorso anno, circostanza che mercoledì ha costretto Wall Street alla difensiva. Ma il resto della settimana ha immediatamente rimediato a quest'onta.
Alla luce di questa forza, non sorprende che un indicatore come l'RSI segnali ipercomprato. Sempre mercoledì, questo indicatore si è spinto oltre gli 80 punti, per la prima volta dal 21 febbraio 2017. Dal 1993 in avanti, ciò è accaduto soltanto altre otto volte: lo S&P ha sempre sotto-performato a distanza di una settimana e di un mese; ma ha sovraperformato dopo tre, sei e dodici mesi, con performance positive in tutti i casi rilevati, con un saldo medio superiore al 18%, e con una deviazione standard persino inferiore a quella storica.
Incombe nel frattempo una nuova stagione degli utili. La previsione per un'espansione a doppia cifra (+10.5%), superiore alla crescita attesa delle vendite (+6.7%). Gli investitori sono curiosi di appurare se dalle pieghe delle trimestrali emergeranno intenzioni strategiche, alla luce della riforma fiscale di Trump.
Restano elevate le valutazioni di mercato. Il P/E forward si attesta a 18.4 volte gli utili: sopra la media degli ultimi cinque e dieci anni.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com