Una pausa ristoratrice dopo il recente rally

- 20/02/2018
A giudicare dall'andamento del mercato della passata ottava, si direbbe che l'andamento del mercato delle opzioni sull'indice abbia ancora una volta condizionato la direzionalità del mercato azionario. Lo S&P si è mosso non poco, dopo il massimo del 26 gennaio, muovendosi di 540 punti da massimo a minimo, e poi da minimo alla chiusura della passata ottava.
Laddove la massiccia presenza di posizioni aperte in opzioni put ha incoraggiato le vendite da delta hedging nella settimana precedente quella passata; il recente rimbalzo di mercato ha attivato una serie di ricoperture relative a posizioni in put in scadenza per febbraio; che hanno finito per generare un effetto calamita: nel momento in cui lo SPY si è spinto oltre le basi, le opzioni put sono diventate meno sensibili all'andamento del mercato, il che ha comportato per le posizioni corte connesse la necessità di smantellamento, aggiungendo benzina sul fuoco del rialzo.
La volatilità nel frattempo è crollata. Come ho segnalato una settimana fa, i fondi speculativi si trovano sempre dalla parte sbagliata sugli estremi di mercato: abbiamo appena fatto in tempo a segnalare una rara posizione complessiva net long, che ecco che il VIX precipita! Per fortuna di coloro che erano lunghi di future, la scadenza marzo non ha seguito verso l'alto il sottostante; per cui il declino è stato "appena" del 22%, a fronte di un crollo del 33% del cash.
Dunque l'andamento delle ultime settimane è stato condizionato dal mercato delle opzioni, mediante le vendite da delta hedging, e le successive ricoperture collegate alle opzioni sull'indice. Cosa aspettarsi ora?
In prospettiva di breve periodo, la situazione è tecnicamente ben differente rispetto ad una settimana fa: le scadenze sono alle nostre spalle, per cui il mercato delle opzioni cessa di essere un fattore decisivo. Inoltre, mentre in precedenza lo S&P ha beneficiato dell'effetto trampolino garantito dal test della media mobile a 200 giorni, mentre il VIX era respinto da prevedibili resistenze; questi effetti sono adesso improbabili. AL contrario: il massimo della passata ottava dello S&P si colloca a ridosso della media mobile a 20 giorni, e di un classico (61.8%) ritracciamento di Fibonacci.
Il VIX, dopo un'escursione sotto i 18.30-18.66 punti - il doppio del minimo di gennaio e la metà del massimo di quest'anno - vi ha chiuso sopra venerdì. Ciò suggerisce la concreta probabilità che il rally vada incontro ad un pausa ristoratrice.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com