Una settimana decisiva per lo S&P500

- 11/05/2020
Mentre l'area compresa fra 2700 e 2800 punti di S&P500 continua ad agire da supporto, un indizio per le prossime sedute proviene dall'esame del mercato delle opzioni. Sulla scadenza maggio si scorgono consistenti posizioni in opzioni put base 220 dollari, equivalenti a 2200 punti di indice.
Se mai qualche notizia negativa dovesse raggiungere il mercato, e spingere lo S&P sotto la fascia citata, l'avvicinarsi della base 220 indurrebbe chi ha venduto opzioni put a proteggersi vendendo il future, in un'azione nota come delta hedging.
In effetti si potrebbe argomentare che buona parte del rally a cui abbiamo assistito da marzo è proprio connesso allo smantellamento delle posizioni short relative alle opzioni ancora aperte. Con lo SPY che procede verso la scadenza maggio delle opzioni, le put diventano sempre meno sensibili al movimento del sottostante, inducendo la ricopertura degli short sullo S&P. Ora che le ricoperture hanno avuto luogo, lo SPY appare senza direzione precisa.
La scadenza giugno appare non dissimile da quella che sta andando in archivio, con massicce posizioni in put sulle basi comprese fra 220 e 280 dollari. Se lo S&P dovesse continuare a mantenersi sopra i 2800 punti nelle settimane a venire, un sostegno da progressivo smantellamento di short potrebbe manifestarsi.
Dalla figura in basso apprendiamo l'apertura di molte posizioni in put rispetto alle call, con la media a 10 giorni del put/call ratio sullo SPY orientata leggermente verso il basso dopo settimane a ridosso dei massimi annuali. Quando l'acquisto di opzioni put è intenso, esso può agire da elemento frenante, dal momento che chi ha venduto le put si coprirà shortando in egual misura il future sull'indice. Ma se il declino finisce per non concretizzarsi, gli short sono poi ricoperti e favoriscono la risalita dell'indice.