Verso un consolidamento di mercato

- 04/05/2021
La scorsa settimana tutti gli occhi erano puntati sulla riunione del FOMC e sulle decisioni di Powell, così decisivi nel favorire la crescita del mercato azionario. Non ci sono state sorprese sul fronte della politica monetaria, che resterà ancora accomodante. Piuttosto si è fatto notare il pattern delle ultime tre sedute della passata ottava, con chiusure praticamente allineate, e poco variate rispetto all'apertura: una configurazione simile a quelle registrate a fine gennaio ed a metà febbraio: subito prima di consolidamenti di mercato.
Da venerdì si potrebbe sviluppare un movimento di una certa portata, ma i ribassisti devono considerare che i recenti minimi sono stati registrati sopra la parete superiore di un canale in essere da sei mesi. Il supporto dunque si colloca fra 4174 e 4194 punti di S&P500. Soltanto qualora il mercato tornasse all'interno del canale, si potrebbe sospettare un indebolimento destinato a durare più di qualche seduta. Il target iniziale a quel punto si collocherebbe fra 4131 punti, dove lo S&P consegue un guadagno del 10% rispetto allo scorso anno; e 4100 punti, dove si è consumata la rottura rialzista del citato canale.
Sotto, casomai dovessero seriamente sopraggiungere le vendite, si scivolerebbe fino a 4020-4060 punti, dove fra l'altro passa la media mobile supportativa a 50 giorni.
Alcuni indicatori di sentiment mostrano un eccesso di ottimismo che potrebbe pesare. Ad esempio, la media a 10 giorni del put/call ratio azionario si attesta a 0.32 volte. A metà febbraio una rilevazione analoga diede vita ad un ritracciamento. Stando al sondaggio settimanale della National Association of Active Investment Managers (NAAIM), l'esposizione media in azioni si attesta al 103.7%. L'ultima volta che un sovrappeso simile fu raggiunto risale ancora una volta a metà febbraio. Quantomeno questa lettura suggerisce che i gestori attivi non possono più fornire un ulteriore contributo alla domanda di azioni.