Wall Street
Verso un mercato non direzionale

CIl ripiegamento della settimana passata, esasperato dal ribasso di venerdì conseguente al rilascio dei dati sull'occupazione, non giunge affatto di sorpresa. Nel complesso è stata una settimana intensa, contrassegnata dal rilascio di diversi dati economici, che hanno evidenziato il rallentamento della crescita delle retribuzioni, e una spesa per consumi inferiore alle attese. Ma il dato di venerdì sui nuovi posti di lavoro ha rimesso tutto in discussione, inducendo gli operatori a riconsiderare la prospettiva di un incremento dei tassi per giugno. Ciò ha indotto un'impennata dei tassi e un balzo ulteriore del dollaro.
Da rilevare come lo SPY, l'ETF sullo S&P500, sia tornato sotto i massimi di dicembre, che promettevano di agire da supporto. Nei giorni a venire, i massimi di gennaio in area 206 dollari, coincidenti con le media a 40 e 80 giorni, dovrebbero garantire tenuta. Da menzionare la chiusura del 2014 a 205.54 dollari, sotto questa prospettiva.

Il fatto che diversi indici siano divenuti instabili dopo una fugace salita oltre le rispettive cifre tonde, fa sospettare che il mercato sia ora più propenso ad una fase non direzionale, con i recenti massimi che agiscono da potenziali resistenze.
C'è ancora da stabilire l'impatto nell'immediato della settimana di scadenze di opzioni. I movimenti consistenti sul dollaro e sui titoli di Stato farebbero pensare che questo segmento di mercato abbia rivestito un ruolo marginale, con il rapporto sull'occupazione che invece ha assunto la funzione di catalizzatore. All'apparenza ciò rappresenterebbe un cambiamento rispetto allo scenario che prefigurava lo spostamento dalla cautela all'ottimismo, accennato la scorsa settimana.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...