Wall Street in ripiegamento? sì, ma non ci contate troppo

- 25/11/2019
Dopo sei settimane positive di fila, lo S&P500 finalmente si è concesso una pausa. Di cui però non si è accorto nessuno, dal momento che il ripiegamento ha persino mantenuto l'indice sopra la media mobile a 10 giorni.
Piuttosto è rilevante il massimo registrato la passata ottava: a 3128 punti ad un soffio dalla resistenza a 3130 punti dove si raddoppiano i livelli di massimo raggiunti nel 2000 e nel 2007. Chi comprò il superamento di questa resistenza, ad aprile 2013, non sarebbe sorprendente se decidesse lì di prendere beneficio. Tanto più che l'indice sta uscendo progressivamente da una condizione di ipercomprato in cui era entrato all'inizio del mese. Come mostra la figura in basso, gli episodi precedenti quest'anno non hanno anticipato ribassi memorabili; al contrario dei rimbalzi da ipervenduto, sempre esemplari per il ritorno sperimentato verso l'alto.
Casomai dovesse da qui manifestarsi un ripiegamento, un'area di potenziale supporto è situata in prossimità dei massimi di luglio e settembre. Si parla della zona appena sopra i 3000 punti.
Sebbene nel breve periodo si scorgano alcuni rischi, in prospettiva lo S&P appare destinato a raggiungere la proiezione fra 3200 e 3225 punti nella prima parte del 2020. La pazienza sarà ricompensata.
Dal punto di vista del sentiment, i Tori apprezzeranno il fatto che il put/call ratio azionario, espresso come media a 10 giorni, non abbiamo ancora raggiunto i livelli depressi che hanno in passato condotto a ribassi importanti di mercato. Questo rende ardua l'ipotesi che la zona di supporto descritta, possa in ultima analisi essere raggiunta nel breve periodo.