Wall Street resta a ridosso dei massimi

- 05/07/2016
Che si tratti della crescita strozzata dei profitti, di un dato macro che manca le stime, dell'incertezza relativa alle politiche della Fed, o del contesto internazionale; resta il fatto che lo S&P rimane a ridosso dei massimi assoluti. A ridosso, perché il massimo storico risale ormai a più di tredici mesi fa. E dire che una settimana fa i media finanziari segnalavano la perdita della media mobile a 200 giorni da parte dei principali indici azionari! questo, mentre Dow Jones e S&P erano contenuti dalle rispettive cifre tonde, situate a 17000 e 2000 punti. Interessante l'andamento di lunedì scorso, con il tonfo del 2% da parte dello S&P che induceva clamorosamente una flessione del VIX, in luogo del balzo che ci saremmo dovuti aspettare. Forse perché, fra venerdì e lunedì, l'indicatore di volatilità non ha mai chiuso sopra i 26.24 punti, il doppio del minimo in chiusura del 2016, che agisce da resistenza...
Ma forse ancora più interessante è stato il picco del VStoxx, l'indice di volatilità della borsa europea, a 40 punti, anche in questo caso il doppio del minimo annuale. Così, mentre i listini hanno recuperato, il VStoxx è sceso del 37.5%; il VIX del 42.7%: la perdita su base settimanale più massiccia della storia. I Tori a questo punto si augurano che gli indici scivolino fino ai supporti situati rispettivamente a 14 e 20 punti: ciò comporterebbe la prospettiva di ulteriori avanzamenti di mercato. La buona notizia è che il rischio di esplosioni di volatilità è più contenuto, rispetto ad un mese fa: i fondi speculativi sul VIX Future sono stati in errore, con il loro posizionamento. Sono tuttora short, ma la posizione netta si è dimezzata rispetto alla vigilia del referendum nel Regno Unito.
La settimana breve appena iniziata vede il mercato alle prese con le cifre tonde. Ciò dovrebbe contenere il potenziale rialzista. Il sentiment continua a favorire la continuazione del rialzo.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com