Wall Street
Wall Street sollecita un supporto da cui ripartire?

La scorsa settimana abbiamo espresso alcuni preoccupazioni legate al mancato superamento delle resistenze da parte del mercato. Il massimo di mercoledì nello specifico sollecitava la trendline in essere dal massimo di inizio anno; senza considere che sempre a 4475 punti il mercato raddoppia rispetto al minimo di marzo 2020. I venditori devono aver realizzato che era un'occasione troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire, e hanno colpito.

La differenza rispetto a quasi due anni fa è sostanziale. Laddove a marzo 2020 gli investitori percepivano di godere del sostegno della banca centrale americana, oggi non si sa bene se la Fed put esiste, e dove si collochi lo strike price, causa un'inflazione superiore alle attese di molti, che ha spinto Powell ad inasprire anzitempo la politica monetaria.
L'eventuale abbattimento dei 4400 punti di S&P500 era da valutare con particolare attenzione. Lo si scorgeva anche dal mercato delle opzioni sullo SPY, l'ETF sull'indice: in prossimità della base put 440 dollari si notava un consistente open interest. Si tratta verosimilmente di operatori che hanno comprato put, con l'abbattimento dell'argine che che provoca vendite di future da delta hedging.
In effetti abbiamo visto come l'ETF sia scivolato venerdì mattina rapidamente fino a 430 dollari, dove la composizione delle posizioni in essere è più bilanciato fra opzioni call e put.

La tenuta di questo livello è provvidenziale, con lo S&P adesso alle prese con la media mobile a 260 giorni passante poco sotto i 4300 punti. A 4289 l'indice cede il 10% dai massimi, e sempre qui sono stati registrati i minimi di inizio ottobre e fine gennaio.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...