Corporate / Emerging Bonds
Junk Bond: un rimbalzo da manuale (ma ora?)

Da manuale dell'analisi tecnica il rimbalzo degli spread sulle obbligazioni corporate ad alto rendimento americane. Dopo il minimo di fine giugno, il differenziale rispetto ai titoli di Stato USA si è vistosamente dilatato; zavorrato dal forte ribasso dei bond delle società Energy attive nella trivellazione orizzontale e nell'estrazione da rocce scistose. Ma il deterioramento dello spread si è arrestato in prossimità di una resistenza di primaria rilevanza; e da lì nelle ultimissime settimane è tornato vistosamente indietro.

Come si può intuire, il dilatamento degli spread successivo al minimo assoluto di maggio 2013 ha ritracciato la metà del precedente calo partito ad ottobre 2011; con le due "gambette" che compongono questo rimbalzo che ivi si equivalevano. Una proiezione da manuale era servita in prossimità dei 705-724 punti base: livello raggiunto prima delle festività natalizie.
Per quanto violento, questo è al momento formalmente una correzione. Difficile però credere che gli spread possano realizzare nuovi minimi, a questo stadio maturo del ciclo economico. Al contrario, bisogna rimanere vigili, perché la non improbabile violazione di questa resistenza rovescerebbe definitivamente la tendenza in essere da sei anni, proponendo successivi obiettivi verso l'alto in termini di spread.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...