Merito della Fed? no, merito del RAY...

- 21/04/2020
Le obbligazioni corporate hanno conosciuto di recente una vistosa compressione degli spread. Questo è valso per i bond di migliore qualità (investment grade), immediatamente al centro delle attenzioni della Federal Reserve; ma anche per i corporate di minore qualità: junk bond anche della peggiore specie. I famigerati corporate dal rating CCC.
Sono quelli più speculativi, emessi da aziende in seria difficoltà. Dal rendimento elevato, ma dal rischio che si corre quando un emittente è non così lontano dalla bancarotta.
Pur in questo contesto, si possono porre in essere operazioni dal rischio minimizzato, nel momento in cui il rendimento raggiunge livelli estremi.
Il Risk-adjusted Yield (RAY) è un indicatore proprietario usato in AGE Italia appunto per scorgere le situazioni tecnicamente estreme in ottica di lungo periodo. Con riferimento agli spread corporate "CCC", questa condizione è stata conseguita il 23 marzo scorso: quando il RAY è salito oltre la soglia superiore dei +5 punti. Il differenziale di rendimento si è immediatamente contratto.
Dal 2000, è la quarta volta che il RAY sale sopra i +5 punti sullo spread CCC. Così come le escursioni sotto i -5 punti hanno contrassegnato ottimi momenti per prendere profitto su questo investimento speculativo; un RAY sopra i +5 punti ha anticipato con notevole tempestività i picchi dello spread.
Che poi la Fed ci abbia dato una mano nel processo, non può che accrescere la nostra gratitudine per la disponibilità delle banche centrali...