Via XX Settembre
Bond: è inversione di tendenza fra Italia e USA

Una delle tendenze più marcate degli ultimi anni è formalmente venuta meno. Le autorità economiche italiane hanno mostrato sinora compiacimento per la costante contrazione dello spread di rendimento fra i titoli decennali italiani e quelli di pari durata americani. Il differenziale, provenendo da un picco di 519 punti base a luglio 2012, è andato costantemente calando, fino ad azzerarsi la scorsa estate; collocandosi su livelli stabilmente negativi negli ultimi sei mesi. Ma da marzo in poi la tendenza ha mutato inclinazione, e ci sono buone probabilità che l'inversione del trend si riveli definitiva.

Come si può notare, il differenziale Ita-USA ha puntato verso il basso per tutti questi tre anni scarsi: ogni tentativo di rimbalzo è stato prontamente contenuto dalla media mobile di lungo periodo. L'ultimo episodio simile è occorso lo scorso ottobre; quando si manifestò l'ultimo impulso discendente.
Ma alla fine della prima metà di marzo lo spread ha svoltato verso l'alto, e in questi ultimi giorni sembra aver sfondato la media mobile di lungo periodo. Il condizionale e la cautela sono d'obbligo, dati gli infimi livelli raggiunti e la possibilità che si tratti di una "falsa rottura". Ma se il breakout sarà confermato, una nuova significativa tendenza emergerà: non è questa la sede per valutare durata e profondità, ma sarebbe a quel punto opportuno privilegiare il reddito fisso americano - prescindendo da necessarie considerazioni valutarie - rispetto ai BTP.

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