Via XX Settembre
BTP: premio per il rischio ancora insufficiente

Si raffredda in Italia il rimbalzo dei rendimenti a cui abbiamo assistito per buona parte del 2018. Lo yield del BTP decennale scivola in poche settimane da un minacciosissimo 3.78%, ad un più digeribile - per le banche, e per le finanze dello Stato - 2.74%: oltre cento punti base in meno. Ne siamo tutti compiaciuti.
Che il declino dei rendimenti sia il prodotto del raggiungimento di un livello allettante di remunerazione corrisposta ai detentori di titoli di Stato? non diremmo: al netto dell'inflazione, lo yield a dieci anni in Italia ha raggiunto a settembre il 2.06%.

Come si può notare, siamo praticamente allineati al livello mediano storico. Un mero aggiustamento, rispetto ai livelli depressi conseguiti due anni fa, quando la remunerazione reale era virtualmente nulla; ma ben poca cosa, per compensare dal rischio, tenuto conto del real yield raggiunto fra il 2009 e il 2013.
Addirittura in occasione della crisi del debito sovrano nell'Eurozona di inizio decennio, al netto dell'inflazione un BTP decennale è arrivato a rendere in Italia il 4.2%: il doppio dei livelli massimi raggiunti sul finire dello scorso anno.
No, in termini di valore il BTP non è così allettante.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...