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Che succede al merito di credito dell'Italia?

L'andamento dello spread italiano sta assumendo una fisionomia indisponente.
Non tanto con prevedibile riferimento al differenziale fra Roma e Berlino; quanto allo spread decennale Italia-Spagna: due membri di primo piano delle economie mediterranee. Qui il confronto con la Germania non c'entra.
Il primo aspetto di rilievo è rappresentato dal minimo conseguito dallo spread quest'anno: curiosamente, proprio in concomitanza con la nomina di Mario Draghi a presidente del Consiglio.

Con tutti i malanni dell'economia spagnola, e gli apprezzamenti per l'operato dell'ex governatore di Banca d'Italia e Banca Centrale Europea, non ci si aspetterebbe un deterioramento relativo del merito di credito rispetto alla penisola iberica.
Il secondo aspetto di rilievo è costituito dal recente superamento della media mobile annuale. Uno spartiacque tecnico fondamentale, peraltro proprio negli ultimi giorni ritestato. Una formale inversione di tendenza, che pone fine ad una compressione dello spread Ita-Spa in essere dall'inizio del 2019.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...