Italia: la corsa alla stabilizzazione del debito pubblico

- 26/02/2018
L'appuntamento elettorale giunge nel momento in cui le finanze pubbliche godevano di un momento di rilassamento: da due anni a questa parte, il deficit di bilancio risulta inferiore alla soglia che determina l'innalzamento del rapporto fra debito pubblico e PIL; grazie ad una crescita economica che, combinata all'inflazione, risulta superiore all'onere medio del debito. La condizione fondamentale è appunto che l'economia continua a migliorare, che non si assista a rigurgiti deflazionistici; e, dulcis in fundo, che il risanamento dei conti pubblici non conosca passi indietro.
Ad evidenza è prescritto un deficit di bilancio non superiore al 2.6% per stabilizzare il debito/PIL. Un disavanzo al 2.0% riduce, seppur di misura, il debito pubblico in rapporto all'economia. Ovviamente, gli auspici non disinteressati di molti politici, di aumento del deficit al tre per cento del PIL, manderebbe all'aria lo sforzo di contenimento e di compressione del debito pubblico. Auguri...