Come si ricomporrà questa frattura di mercato?
- 09/11/2022
In principio era il mercato obbligazionario ad esprimere una valutazione compiacente e del tutto fuori luogo. Siamo ad aprile 2020 e, dopo una fulminea quanto drammatica recessione, l'economia globale riparte: sospinta da una poderosa combinazione di stimoli di natura monetaria e fiscale. Il Global PMI tocca un minimo secondo soltanto alle letture dell crisi finanziaria del 2008, prima di ripartire. Ma i rendimenti del mercato obbligazionario rimangono compressi, con lo yield decennale americano che raggiunge un minimo - su base mensile - in piena estate a poco più dello 0.5%. Inizia in quel momento un affannoso recupero, con il T-Note yield che cerca di colmare il divario che lo separa da una misura della congiuntura economica mondiale a cui è sempre stato incollato.
Un anno dopo il minimo del ciclo economico, inizia il riallineamento: con il Global PMI che converge verso il basso, dopo aver raggiunto un picco a maggio 2021, mentre lo yield decennale americano continua indisturbato e persistente la sua ascesa. Quest'anno, il riallineamento.
Missione compiuta. Anche troppo: mentre il Global PMI ha continuato a scendere, i rendimenti di mercato hanno puntato ancora in direzione opposta. L'antica e consolidata correlazione diretta non si scorge più. Casomai il contrario.
Fino a quando il costo del denaro potrà ignorare questa "forbice"? evidentemente il mercato è più orientato verso le prospettive dell'inflazione, che non verso la crescita economica. Se e quando questo paradigma dovesse mutare, la domanda successiva sarebbe: in che modo avverrebbe il riallineamento?
Sarebbe il Global PMI a confermare i tassi di interesse, risalendo per ricongiungersi con un accresciuto costo del denaro? o saranno i tassi di interesse a ripiegare, prezzando finalmente un rallentamento in essere ormai da quasi un anno e mezzo?