T-Bond e Notes
Sui Treasury USA l'aggiustamento non è ancora terminato

I processi di aggiustamento che seguono il conseguimento di condizioni di eccesso, possono tipicamente essere violenti, ma rapidi; oppure morbidi, ma terribilmente estesi nel tempo. Lo stesso principio si applica al mercato obbligazionario; americano, in particolare. Dove a metà anno il Treasury decennale ha raggiunto una condizione di ipercomprato di lungo periodo: il RAY (Risk-adjusted Yield), una misura di momentum di lungo periodo di proprietà di AGE Italia, sfiorava la fatidica soglia dei +4 punti, in una scala tipicamente compresa fra -4 e +4, appunto. Una soglia che negli anni passati è sempre coincisa con i massimi di mercato, ad evidenza.

La figura in alto risulta di parziale conforto, per l'investitore. Perché il RAY è sì sceso dai valori estremi raggiunti cinque mesi fa. Ma si trova in pratica in posizione mediana rispetto al range tipico. Negli anni passati le correzioni di mercato hanno sempre condotto il nostro RAY a valori prossimi o inferiori ai -4 punti: diremmo che ancor non ci siamo.
Il Treasury sarebbe pertanto destinato a scivolare ulteriormente. E, se la regola dell'alternanza avesse un qualche rilievo, diremmo che il processo di aggiustamento sia destinato ad assumere le sembianze dell'esprienza del 2009, quando la discesa del RAY - e delle quotazioni del T-Note - si rivelò invero particolarmente violenta.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...