Il mezzo passo falso cinese

- 29/03/2022
Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti: con le sue importazioni dal resto del mondo, la Cina è il motore della crescita globale. Non soltanto Pechino fornisce linfa vitale alle economie (emergenti e non) produttrici di materie prime; ma anche agli esportatori di beni di consumo, beni capitali, oggetti di lusso. Non a caso l'Europa è un partner privilegiato dell'Impero di Mezzo, e l'Export nel Vecchio Continente è notoriamente una voce determinante della crescita del prodotto interno lordo.
Ecco perché le antenne di tutti i governi sono orientate verso Estremo Oriente: perché è di fondamentale importanza stabilire se la ripresa sia finalmente ripartita. L'attenzione è rivolta verso l'impulso fiscale, per il quale effettivamente ci sono buone aspettative; e per quello monetario e creditizio. Qui invece a febbraio abbiamo registrato una spiacevole battuta d'arresto.
Dopo aver raggiunto un minimo alla fine dello scorso anno, l'impulso creditizio cinese è rimbalzato fino a gennaio, salvo subire un inatteso ripiegamento il mese passato. Una battuta d'arresto provvisoria? difficile stabilirlo, perché se da un lato il confronto fra le variazioni annuali degli aggregati monetari M1 ed M2 legittima qualche confortante aspettativa per il prossimo dato mensile; dall'altro l'espansione dell'impulso creditizio nei mesi precedenti è esclusivamente il riflesso della generosa emissione di bond da parte delle municipalità locali. Al netto di questa voce, l'impulso creditizio a febbraio ha continuato a contrarsi.
Ecco perché i prossimi dati saranno determinanti. Si ritiene che Pechino mollerà le briglie soltanto in presenza di dati macro tali da allontanare l'ambizioso obiettivo di crescita (+5.5%) per il 2022. Sotto questa prospettiva la crescita dei profitti industriali nei primi due mesi dell'anno (+5.0% anno su anno, rispetto al +4.2% registrato a dicembre) non è un dato tale da scatenare il panico da parte delle autorità.
Resta a questo punto da stabilire l'impatto dei nuovi lockdown imposti per rispondere alla recente recrudescenza del CoViD19 in importanti aree metropolitane ed industriali. Ma, al momento, la visibilità è contenuta.