Come eravamo (Germania contro tutti)

- 16/07/2018
L'euro è maggiorenne. Un bilancio definitivo è ancora prematuro, ma si può già iniziare a fare qualche considerazione. A condizione di dividere in due periodi gli ultimi 18 anni. Nella prima fase, tutte le economie europee hanno migliorato il proprio tenore di vita: e in termini assoluti, e (soprattutto) nei confronti della Germania. Prendiamo l'Italia, ad esempio: nel 1999 il reddito per individuo era pari all'80% del PIL pro-capite di Berlino. Minori tassi di interesse e maggiore crescita hanno favorito un riallineamento, che nel 2005 ha ridotto il gap di potere d'acquisto ad appena il 10%.
Più vistosa la riduzione dei divari sperimentata in Grecia (dal 52% del 1999 al 70% del 2008), in Spagna (dal 59 al 78%) e in generale nelle economie periferiche.
Poi è arrivato il 2008, la Grande Recessione e il double dip di inizio decennio, che ha piegato le economie dei PIGS, riallargando i divari. È successo che la Germania si è rivelata molto meglio attrezzata a fronteggiare i contraccolpi della crisi, e a ripartire di slancio, mentre le altre economie hanno dovuto ristrutturare. In non pochi casi il tenore di vita è ritornato quello di vent'anni fa, se non inferiore.
Le distanze fra chi ha investito in produttività, e chi ha speso in consumi improduttivi, si sono nuovamente allargate.