Europa
Eppure l'Italia "brilla" a livello macro

Magra soddisfazione: in un contesto politico fattosi di nuovo turbolento, con la maggioranza di governo quotidianamente scossa da fibrillazioni che fanno tanto traballare l'attuale esecutivo, quanto interrogare circa la coalizione che uscirà dalle elezioni politiche del prossimo anno; i dati macroeconomici non risultano così disprezzabili: in termini assoluti, e comparati.
Si vede che nelle ultime settimane le aspettative degli esperti si sono drasticamente ridimensionate, perché puntualmente il confronto fra release macro e attese che ne precedono la divulgazione, fa emergere sistematicamente delle sorprese benigne. Ed il dato non è occasionale, ma reiterato: tant'é vero che l'Economic Surprise Index dell'Italia, calcolato su base rolling trimestrale, si è spinto ormai da tempo ben sopra la linea dello zero.

Non solo l'indice delle sorprese economiche è tornato nettamente positivo ma, come si può notare, si colloca ora ben sopra gli ESI di tutte le altre nazioni più industrializzate. In questo replicando l'esperienza che ha contraddistinto buona parte dello scorso anno.
Sarà interessante a questo punto verificare il PIL nel secondo trimestre. Dopo il rocambolesco +0.1% conseguito nel primo quarto, si temeva un segno negativo per il Q2 che però la dinamica descritta sembrerebbe scongiurare. La paventata recessione sarebbe rimandata a non prima della seconda metà dell'anno, eventualmente.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...