Frena l'economia italiana in primavera
- 05/06/2024
Non tira una bell'aria sull'economia italiana. A maggio il PMI manifatturiero è sceso per il secondo mese consecutivo, consolidando il posizionamento sotto la soglia dei 50 punti, superata di misura a marzo dopo una paziente opera di recupero.
Quel che è peggio è la scomposizione del dato generale nelle due componenti più significative dei nuovi ordini e delle scorte: con il primo dato (linea verde nella figura in basso) in caduta libera, in accelerazione verso il basso rispetto alla tenuta delle scorte (linea rossa).
Depone a favore della dinamica manifatturiera futura, per via della funzione anticipatrice del rapporto NO/I (New Order vs Inventories) rispetto al PMI headline.
In effetti tale rapporto è precipitato in due mesi da 1.06 a 0.91: il secondo trimestre si accinge a fornire sorprese spiacevoli per la congiuntura economica. Probabilmente, un quarto dalla crescita reale negativa del PIL.
La figura in basso però propone anche il CESI: vale a dire, l'indice delle sorprese macro, in questo caso spostato in avanti di ben 7 mesi. Questo ci consente di proiettare la dinamica congiunturale nel Belpaese fino alla fine dell'anno.
Alla luce di questa indicazione leading, il declino del PMI NO/I dovrebbe essersi arrestato a maggio. Un rimbalzo è prevedibile nei prossimi sei mesi. Ragion per cui la frenata dovrebbe essere contenuta al trimestre corrente, con la seconda metà del 2024 che dovrebbe tendenzialmente arridere all'economia italiana.