Europa
Inflazione attesa in netta ripresa anche in Italia

Nel 2021 Yearly Outlook abbiamo rispolverato una reazione già proposta nelle edizioni precedenti del rapporto strategico riservato agli abbonati al Rapporto Giornaliero.
Non è un mistero per nessuno che l'Italia sia tradizionalmente importatrice di materie prime; in particolar modo ad uso industriale. Per questo, l'inflazione tricolore sale quando la svalutazione monetaria gonfia la fattura delle fonti di energia - un fenomeno peraltro venuto in buona misura meno con l'avvento dell'euro - nonché quando aumentano i prezzi internazionali delle commodity: metalli, in particolare.
La figura in basso evidenzia la relazione stretta vigente fra l'indice dei prezzi al consumo calcolato per l'Italia dall'OCSE (linea rossa, scala di destra) e la performance annuale dell'indice dei metalli industriali (LMEX) calcolato dalla borsa di Londra (linea azzurra, dato spostato opportunamente in avanti).

Ciò consente di formulare in ogni momento congetture di medio periodo circa la dinamica dei prezzi al consumo nel Belpaese. Vista la recente fiammata di rame, alluminio, nickel ed altri metalli impiegati nei processi produttivi; che ne sarà dell'inflazione in Italia?
Allo stato attuale, fatti salvi ulteriori rincari delle commodity, l'andamento del LMEX prefigura un CPI in Italia sopra l'1.5% all'inizio dell'estate. Già il dato di gennaio (+0.4%) è risultato sorprendentemente superiore, tanto alle aspettative precedenti il suo rilascio, quanto rispetto al dato deflattivo (-0.2%) di gennaio. Se leggiamo correttamente il quadro delle materie prime, i prossimi dati sui prezzi al consumo in Italia saranno ancor più sorprendenti.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...