Europa
L'Europa va verso la recessione?

La guerra in Ucraina ha esasperato una frenata congiunturale in essere da tempo nel Vecchio Continente. I PMI manifatturieri si collocano abbondantemente sopra l'asticella dell'equilibrio per le prime cinque economie europee (54.2 punti è la lettura più contenuta, espressa dalla Spagna), e lo stesso PMI dell'Eurozona si attesta ad un confortante livello: 56.5 punti.
Tuttavia il confronto con un anno fa evidenzia il rallentamento in atto del ritmo di crescita: tutte le economie citate denunciano un ritmo meno intenso della attività manifatturiera. In altre parole, il tasso di variazione a dodici mesi risulta a marzo nettamente negativo.

Non sarebbe una notizia drammatica, se non fosse che l'ultimo precedente non sia risultato granché beneaugurante: siamo ad inizio 2018, la Fed è impegnata nel dare il via ad un restringimento del bilancio (Quantitative Tightening) che si aggiungeva all'aumento dei tassi in essere da tempo, ed imperversava un'altra guerra: quella volta di tipo commerciale, nello specifico fra Stati Uniti e Cina.
I PMI manifatturieri dell'Eurozona anche allora si inabissarono sotto la linea dello zero in termini di variazione anno su anno. A marzo aprì le danze l'Italia, mentre ad aprile di quattro anni fa le prime cinque economie continentali, più l'Eurozona nel complesso, scivolarono sotto lo zero. Più avanti l'OCSE avrebbe certificato il rallentamento, iniziato ufficialmente a dicembre 2017, e terminato soltanto a maggio 2020.
Che la storia si stia ripetendo?

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