Europa
L'inflazione in Italia ha invertito la tendenza secolare

Comunque la si pensi sulla presunta temporaneità dell'inflazione nell'anno che sta per andare in archivio, non c'è dubbio che la crescita dei prezzi al consumo è stata nel 2021 dirompente. Un fenomeno a cui molti, moltissimi operatori economici - siano essi famiglie o imprese - non erano per nulla abituati né preparati.
L'inversione strutturale della dinamica dei prezzi dei beni di consumo, emerge chiaramente quando si considera il percorso ordinato che ha contraddistinto l'inflazione dal 1990 al 2020: un ordinato canale, inclinato verso il basso, che ha contenuto tutte le fiammate dei prezzi. Prima dell'exploit di quest'anno, si intende.

Un indice dei prezzi al consumo superiore all'1.8% ha decretato l'abbandono di questo percorso, e dunque l'accantonamento della tendenza declinante a cui abbiamo assistito per tre decenni. Quella tendenza non esiste più. Addio disinflazione, con accenni di deflazione. Fra di noi c'è l'inflazione, piaccia o no.
Se da un lato è possibile che i prezzi al consumo declinino nei prossimi sei mesi, in ossequio al raffreddamento dei prezzi delle materie prime a cui abbiamo assistito di recente; dall'altro è innegabile l'inversione di tendenza che abbiamo celebrato pochi mesi fa. Per cui, nella logica dei due passi in avanti, ed un solo passo indietro, un raffreddamento dell'inflazione nei prossimi mesi è da considerarsi una notizia buona, ma non entusiasmante.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...