La differenza rispetto al 2010

- 20/02/2015
Sono ore febbrili. Le trattative fra il debitore greco e i creditori europei proseguono incessanti, e ancora notevole differenze separano le parti. Ieri il mercato dei Credit Default Swap a 5 anni prezzava una probabilità di bancarotta di Atene del 76%. Ma ci sono due importanti differenze rispetto al 2010, quando iniziò la crisi in Grecia, e al 2012, quando Atene di fatto dichiarò bancarotta: la correlazione fra i rendimenti dei bond ellenici e i rendimenti del resto dei PIIGS si è fatta negativa; essendo tre anni fa abbondantemente positiva. Il contagio non c'è stato, e il mercato giudica il merito di credito di Italia, Spagna e Portogallo in modo ben differente dall'atteggiamento nei confronti di Atene.
Questo diverso atteggiamento sarà senza dubbio condizionato dall'esposizione delle banche internazionali nei confronti della Grecia. Come si può notare, l'esposizione europea è scesa da 250 miliardi del 2009, agli attuali 77 miliardi. Anche se si ammettesse un nuovo ripudio del debito nell'ordine del 50%, i 38 miliardi di ammanco, spalmati su tutto il sistema bancario continentale, sarebbero sostenibili.