La moneta in Europa continua a rallentare

- 05/02/2014
Complice la profonda disinflazione, l'offerta di moneta segna il passo nell'area Euro. Nel 2013 l'aggregato M1 ha fatto registrare un'espansione del 5.6%: un dato teoricamente robusto, considerata la crescita stagnante dell'economia e l'inflazione sotto controllo. Ma il diavolo si nasconde nei dettagli: nel solo mese di dicembre M1 ha fatto segnare una contrazione netta (-0.5%), e negli ultimi tre mesi l'offerta di moneta nel senso più ristretto cresce appena del +0.96%. Nell'intero secondo semestre la variazione di M1 si colloca poco sopra il 2%.
Il problema è che storicamente tassi di espansione inferiori al 2% sono coincisi con recessioni, o forti rallentamento della crescita dell'economia. È quanto occorso nel 2008, e in precedenza nel 2000 e a metà anni Novanta. Una crescita a 6 mesi inferiore a questa soglia (correntemente al +2.6%), farebbe drizzare le antenne a Francoforte, che sarebbe a quel punto incline a valutare un nuovo stimolo; o nuove forme di stimolo.