La ricetta per ridurre il debito pubblico

- 12/02/2019
Il deleveraging? una favola. Come è stato precisato più volte negli Outlook di AGE Italia degli anni più recenti, il rapporto fra debito pubblico e debito complessivo, da un lato, e prodotto interno lordo; è andato calando in selezionati casi. Globalmente, la leva finanziaria si colloca su livelli ben più elevati del 2008, quando scoppiò l'ultima crisi, che indusse i governi a correre ai ripari, assumendo generose porzioni di debito del settore privato, e dando mandato implicito alle banche centrali di ricorrere a misure straordinarie di stimolo.
L'Italia è un caso peculiare, ove il debito aumenta sì, ma non tanto per i deficit di bilancio che pur si manifestano, quanto per una crescita asfittica dell'economia nel suo complesso. Insomma, il Debt/GDP aumenta per colpa del denominatore, più che del numeratore.
E allora come uscirne? c'é chi sostiene che bisognerebbe promuovere misure di austerità che contengano i disavanzi, riducendo o quantomeno stabilizzando il debito; e chi spinge per misure di stimolo della crescita economica. La verità, al solito, sta nel mezzo. Ma il grafico qui in basso è alquanto suggestivo per motivi che saranno facilmente comprensibili.
Storicamente sussiste una relazione inversa piuttosto evidente fra tasso di occupazione di un'economia e debito pubblico: in parole povere, più le persone sono messe a lavorare, e più cala il debito/PIL. L'Italia, con un tasso di occupazione medio alquanto basso, sconta un debito pubblico elevato. I paesi core dell'Europa, con un elevato tasso di occupazione, vantano un basso debito pubblico in rapporto al PIL.
Naturalmente non è detto che la correlazione implichi un automatico e definitivo rapporto di causa ed effetto, ma il fenomeno è ben evidente. Irritante dunque appare la scelta di certi governi di approvare misure destinate alla pancia del Paese, che promuovono un ritiro anticipato dal mercato del lavoro, e di conseguenza una riduzione del tasso di occupazione: è la ricetta migliore per aumentare il debito pubblico.
Questa figura all'opposto suggerisce che per risolvere un problema di urgente rilevanza in Italia, bisognerebbe lavorare soprattutto sulla crescita economica, in modo da aumentare il tasso di occupazione. In parole brutali: bisognerebbe mettere la gente a lavorare.