Le condizioni finanziarie complessive iniziano a deteriorarsi

- 12/05/2021
Il recupero dell'euro nei confronti del dollaro, e la convergenza dei tassi di interesse nell'Eurozona verso livelli fino a pochi mesi fa insospettabili; contribuiscono ad un progressivo deterioramento delle condizioni finanziarie complessivamente in essere nel Vecchio Continente.
Il nostro Financial Conditions Index (FCI) è la sintesi di una serie di elementi: l'offerta di moneta, il tasso di cambio medio effettivo, i rendimenti a breve scadenza, condizionati dalla politica monetaria ufficiale; la curva dei rendimenti e gli spread creditizi. In buona misura, ma non del tutto, queste variabili sono sotto il diretto o indiretto influsso della Banca Centrale Europea.
Con i dati più recenti, il FCI nell'Eurozona si trova a convergere verso la zona che definisce una condizione restrittiva delle condizioni finanziarie complessive. Prima d'ora, per dire, un livello analogo è stato raggiunto all'inizio del 2018, o nella primavera del 2014. Soprattutto nell'episodio più recente, il PMI Composite avrebbe contestualmente avviato un processo di ridimensionamento, perdurato per più di due anni.
Il rischio è proprio questo: che il deterioramento delle condizioni finanziarie complessive determini condizioni ostile al proseguimento dello sforzo di recupero nell'area Euro. Probabilmente è una questione che diventerà di attualità nel 2022, sempreché il nostro FCI prosegua l'ascesa verso livelli di guardia. Un ulteriore ascesa dell'euro contro dollaro - si parla di un target a 1.26 - e nuovi aumenti dei tassi di interesse, accelereranno questo deterioramento, a discapito delle prospettive di crescita nel medio periodo.