Le parole della Lagarde sono ben spese

- 12/04/2024
La signora Lagarde ieri ha ostentato una invidiabile sicurezza, nel delineare il percorso che dovrebbe portare nell'Eurozona l'inaugurazione di quel ciclo monetario distensivo da tempo perseguito negli Stati Uniti, ma che al contempo rischia sempre più di sfuggire di mano. Le condizioni per un taglio del tasso sui depositi a giugno ci sono e, a meno di sorprese spiacevoli sul fronte dell'inflazione - meno minacciosa rispetto a quanto si rileva Oltreoceano - fra poche settimane un minor costo del denaro fornirà un apprezzato balsamo alla congiuntura economica.
Che in Europa si renda più cogente una limatura al costo ufficiale del denaro, è confermato dall'indice delle condizioni finanziarie complessive che AGE Italia calcola e rende periodicamente disponibile nel Rapporto Giornaliero. Il Financial Conditions Index è ottenuto sintetizzando e standardizzando una serie di voci rilevanti per la politica monetaria in senso ampio: tassi ufficiali, offerta di moneta, rendimenti del mercato obbligazionario, spread creditizi e tasso di cambio.
Il FCI per l'Eurozona si è spinto a marzo oltre l'asticella del 75%. In linea di principio, letture contenute esprimono una politica monetaria complessiva accomodante, laddove letture elevate denotano un tightening sostanziale in atto.
Come si può agevolmente notare, tutte le ultime recessioni per l'Eurozona definite dall'OCSE, sono state precedute da un FCI su livelli non inferiori a quelli correnti. Si rischia di non fare eccezione per cui, pur a fronte di una congiuntura economica che fornisce ampie rassicurazioni di ripartenza - ultimo dato in tal senso: quelli del Sentix, che confermano la ripartenza dell'economia segnalata dal PMI Composite il mese passato - sarebbe bene che Eurotower alle parole facesse seguire i fatti. Giugno è ancora molto lontano, ma parole spese bene potranno orientare favorevolmente le condizioni finanziarie complessive, ancor prima che la Banca Centrale Europea spari il primo colpo.