Primi sintomi di piena occupazione

- 06/07/2018
Il mercato del lavoro incomincia a mostrare qualche segno di stress. Per la prima volta, dopo almeno 17 anni, i disoccupati registrati sono in numero inferiore rispetto ai posti di lavoro disponibili. Il tasso di disoccupazione ufficiale negli Stati Uniti si attesta sotto il "NAIRU", fissato da diversi organismi ben sopra il 4.0%. E le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono in crescita da più di due mesi: sono state appena 209 mila sul finire di aprile, sono salite ora a 231 mila.
Nulla di drammatico, per la verità, ma pur sempre una tendenza. Che non incide però sul trend dominante da nove anni. Nella figura in basso scorgiamo il dato grezzo (puntini neri), la media a 5 settimane (blue) e la media a 130 settimane (due anni e mezzo, linee azzurre). La scala, evidentemente, è rovesciata.
Come si vede, le richieste di sussidi iniziali di disoccupazione hanno sfondato verso "il basso" (visivamente. Verso l'alto, nella realtà) il fascio di medie mobili, l'ultima volta ad ottobre 2007: in concomitanza con il massimo allora storico, e poche settimane prima dell'inizio di una recessione che il NBER avrebbe certificato soltanto dodici mesi dopo. I sussidi di disoccupazione sono tornati stabilmente a calare nella primavera del 2009 e mai, in questi nove anni, hanno mai dato la sensazione di voler invertire tendenza.
Anche ora. Giova però fissare un punto: la tendenza favorevole all'economia reale e al mercato azionario, resterà in vigore fino a rilevazioni settimanali non superiori alle 250 mila unità. Per ora siamo ben lontani. Per meglio dire, siamo a metà strada fra questa soglia e il minimo assoluto registrato a metà aprile.
Come dire, che fra un trimestre la situazione potrebbe essere ben differente...