La sincronia fra ciclo economico e mercato azionario

- 04/10/2022
Il tentativo di rimbalzo delle ultime due sedute, matura nel momento in cui l'economia stenta a ripartire. Ad agosto erano soltanto 7, su 38, le economie mondiali - fra avanzate e emergenti più note - che vantavano un Composite Leading Indicator (CLI) in crescita rispetto ad un anno fa. Un dato, questo, calante senza soluzione di continuità da un anno a questa parte.
Osserviamo il grafico in basso. L'indice di diffusione che cattura il momentum dell'economia globale, con le sue oscillazioni asseconda in modo magistrale massimi e minimi dei listini azionari. Con una particolarità: i segnali giungono lievemente prematuri sui massimi, e lievemente tardivi sui minimi.
Nello specifico, una volta raggiunta l'estremo superiore (l'oscillatore per definizione si muove da 0 a 38), le svolte verso il basso che intersecano la media mobile prescelta, anticipano di pochi mesi il picco del MSCI World. Ultimo segnale scattato a dicembre 2021: pochi giorni prima del massimo delle borse mondiali.
Allo stesso modo, una volta raggiunto un livello abbastanza prossimi a valori nulli, la risalita dell'indice di diffusione che si traduce in un superamento della media mobile, fornisce un affidabile segnale di reingresso sul mercato di rischio.
Non si tratta, beninteso, di un vero e proprio trading system, e bisogna accettare il ritardo che si produce negli ingressi sul lato lungo del mercato. Ad ogni modo, è il caso di rilevare come l'attuale lettura sia abbastanza distante dai minimi, suggerendo la possibilità di un ulteriore deterioramento macro, che conduca i CLI ad un confronto negativo anno su anno per un numero maggiore di quello attuale, prima che si creino le condizioni per un bottom azionario definitivo.