USA
Che cosa dice l'equazione di Mankiw sui tassi USA?

L'economista Greg Mankiw, sul suo blog personale, ha elaborato una formula per l'inviduazione del tasso di riferimento ottimale della politica monetaria negli Stati Uniti; mediante una combinazione di indice dei prezzi al consumo (core CPI) e tasso di disoccupazione destagionalizzato. Il tasso Fed ottimale è stato per lungo tempo negativo, dopo la crisi del 2008: la banca centrale americana avrebbe dovuto portare il tasso ufficiale addirittura al -4.3%: il che è impossibile, ovviamente. Per questo la Fed ha avviato politiche di stimolo non convenzionali, che hanno evitato l'instaurarsi di una spirale deflazionistica di drammatiche proporzioni. Ma ora?

Il tasso Fed ottimale è risalito fino a collocarsi, al momento, giusto in prossimità della soglia stabilita sul finire del 2008 allo 0-0.25%, come si può notare. Questo suggerisce che la "trappola della liquidità" è venuta meno; non vuol dire però che la Fed possa uscire dalla situazione di emergenza. Normalmente, il tasso Fed ottimale sale e scende con anticipo rispetto al tasso effettivo: e non sembra proprio che l'ultima rilevazione si discosti dal livello ufficiale dei tassi.
Insomma, la trappola della liquidità è cessata, ma i tassi resteranno ancorati allo zero ancora per parecchio tempo, stando all'equazione di Mankiw.

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