USA
Come giudicare la politica monetaria globale?

Nell'eterna discussione sulle condizioni effettive della politica monetaria globale, possiamo aggiungere questa ulteriore considerazione. In termini assoluti il tasso medio di intervento delle banche centrali occidentali (Federal Reserve, Banca Centrale Europea, Bank of England) è oggettivamente contenuto, allo 0.75%: tre quarti di punto percentuale. Certo, bisognerebbe rilevare una crescita dell'indebitamento che negli anni ha ridotto progressivamente la soglia di sopportazione.

Ma il punto è un altro: il costo ufficiale del denaro va considerato in termini relativi, più che assoluti. Non conta tanto a che livello si attestano i tassi ufficiali; quanto in che misura siano cresciuti.

La figura in basso mostra la variazione a cinque anni del tasso medio del G3. Rispetto a cinque anni fa, il tasso medio delle banche centrali è aumentato di appena 33 punti base. Tuttavia, la variazione in un lustro si colloca ora in territorio positivo; ed è questo il dato saliente: perché tutte le volte che la politica monetaria globale ha superato l'asticella dello zero in termini di variazione a cinque anni, recessioni e crisi non hanno tardato a manifestarsi. La recessione del 1990, quella delle economie emergenti del 1998 e quella da sboom della new economy del 2000, ed infine la Grande Recessione del 2007: tutte hanno trovato origine in una variazione a cinque anni positiva del tasso medio di intervento della politica monetaria occidentale.

Charles L. (Charlie) Minter è uno dei fondatori della Comstock Partners, Inc., una società costituita nel 1986 e attiva nelle gestioni patrimoniali. Continua...