E intanto i tassi ufficiali salgono

- 19/11/2014
Si fa un bel parlare di mantenere le condizioni monetarie in modalità accomodante, con le economie di mezzo globo che faticano a ripartire, o sono interessate da un inquietante accartocciamento. Fatto sta che da alcuni mesi il tasso medio delle principali banche centrali mondiali ha assunto una evidente pendenza crescente; attestandosi alla fine di ottobre al livello più elevato degli ultimi due anni e mezzo. Come dire: politica monetaria accomodante, ma meno generosa di metà dello scorso anno...
Come si può notare, il tasso di intervento medio delle prime 15 banche centrali al mondo ha toccato un livello infimo a maggio 2013. Naturalmente trattasi di media non ponderata, per cui il 0.125% della BCE assume lo stesso peso del 7.5% della banca centrale di Indonesia; ma proprio questo è il punto: se considerassimo il tasso di BCE, Fed, BoE e BoJ, avremmo un valore medio schiacciato verso lo zero, invece in questo modo si percepisce con maggiore immediatezza i cambiamenti di politica monetaria a margine.
Evidentemente questo relativo inasprimento è dovuto all'aumento dei tassi di interesse sancito dalle banche centrali degli EM in reazione al deflusso di capitali e alla maggiore inflazione indotta dalla svalutazione delle rispettive divise. Resta il dato di fondo: il tasso medio di intervento degli istituti di emissione, ha assunto ormai da tempo una pendenza ascendente.