Fed: adesso può bastare

- 21/03/2023
Le condizioni finanziarie complessive non si riducono al tasso ufficiale di riferimento della politica monetaria, usualmente fissato dalla banca centrale. In un'economia moderna hanno assunto un ruolo crescente altre variabili, più o meno influenzate dalle autorità monetarie e anche fiscali.
Diversi istituti di ricerca calcolano e propongono un "indice delle condizioni finanziarie" (FCI) complessive: Goldman Sachs e Bloomberg, per citare quelli più noti. Stamattina un editoriale su Bloomberg (paywall) si soffermava sui limiti dei FCI calcolati dalle istituzioni citate: che finirebbero per misurare l'appetito per il rischio da parte degli investitori, piuttosto che l'incidenza delle variabili macro sul credito, e dunque in ultima analisi sulla crescita economica.
Anche per questo, da anni in AGE Italia abbiamo iniziato a calcolare in autonomia un FCI che sopperisce a queste limitazioni.
Il FCI di AGE Italia si basa su una combinazione di: tassi ufficiali, rendimenti di mercato, spread creditizi, offerta di moneta, tasso di cambio e politica fiscale negli Stati Uniti. L'indicatore oscilla per definizione da 0 a 100, con il livello più elevato che denota una condizione di assoluto restringimento delle condizioni finanziarie complessive.
La limitazione dell'indicatore è la base di calcolo: mensile. Il punto di forza però è rappresentato dalla notevole capacità storica di anticipare con una certa efficacia le recessioni USA.
Nel quarto trimestre il nostro FCI ha ripiegato, mantenendosi comunque su livelli assolutamente elevati, e perdipiù rimbalzando a febbraio. Allo stato attuale le condizioni finanziarie complessive restano oggettivamente restrittive, e rendono più che probabile una recessione nei prossimi mesi.
Ad evidenza, l'impennata del FCI è retrodatata rispetto all'avvio del tightening della banca centrale americana, a conferma del fatto che non di soli tassi di interesse si compone la politica monetaria. Ragione in più per valutare un ultimo intervento sul policy rate americano, domani sera, prima di concedersi una salutare pausa nel rincaro del Fed Funds rate.