USA
Il cappio economico si sta stringendo

Cresce l’evidenza di un rallentamento dell’economia, mentre i ricavi delle aziende sentono la pressione e gli effetti del “sequestro”. La scorsa settimana abbiamo descritto una schiacciante maggioranza di elementi che mostrano un ciclo economico in rallentamento: dalle buste paga all’ISM Index, dalle vendite al dettaglio alla fiducia dei consumatori, dall’Housing Index all’avvio di nuovi cantieri, dalla fiducia delle piccole imprese alla produzione industriale. Di nuovo rispetto ad allora c’è il magro incremento (+0.2%) a marzo degli ordini core di beni durevoli, che segue il calo (-8%) di febbraio, la flessione del Philadelphia Fed Index, e l’appiattimento delle vendite di nuove case rispetto ai livelli di novembre. Anche il Chicago Fed National Activity Index è sceso a marzo.
Al tempo stesso gli utili aziendali si vanno appiattendo, mentre ricavi e stime per il futuro risultano deludenti. Con il 47% delle società dello S&P500 che hanno riportato per il I trimestre, sembra che il 69% di esse abbiano battuto le stime degli analisti, peraltro riviste al ribasso da alcuni mesi. Nel complesso, i profitti del Q1 tendono verso il basso, con una crescita di appena il 3% rispetto ad un anno fa. E’ importante però notare come solo il 35% delle società abbiamo battuto le previsioni di vendita, rispetto al 62% medio registrato negli ultimi dieci anni, e al 52% degli ultimi quattro trimestri. Ancora più minaccioso il fatto che l’orientamento negativo per il 2013 superi la guidance benigna con un rapporto di 14 ad 1 (rispetto ad una media storica di 2 a1). Ciò suggerisce una certa probabilità che gli utili saranno problematici da conseguire nei trimestri a venire.
La questione dei controllori di volo e i disagi nel traffico aereo sono la spia del malessere provocato dal “sequestro”, che inizia a diffondere i suoi effetti a tutta l’economia. Questo conferma l’ipotesi che la crescita economica e gli utili aziendali saranno decisamente deludenti nei prossimi trimestri, sebbene gli investitori continueranno a confidare nelle virtù salvifiche della Fed. Con lo stesso Bernanke che invece adesso invoca il supporto della politica fiscale. Non ne usciremo fuori troppo presto.

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