USA
Il mercato chiede due tagli dei tassi ufficiali

Il dibattito sulla titolarità della politica monetaria non conosce soluzione di continuità. Secondo alcuni, è la Federal Reserve a condizionare i mercati, tant'é vero che nuovi interventi sul policy rate favorirebbero riduzioni sulla parte lunga della curva dei rendimenti; è l'auspicio di molti investitori in Treasury e di quasi tutta la Casa Bianca.
Secondo altri, al contrario, è il mercato a condizionare la banca centrale americana, che finisce per assumere un ruolo meramente notarile: esegue ciò che l'incontro fra domanda ed offerta sancisce praticamente in tempo reale.
Una discussione infinita. Sta di fatto che il raffronto fra Fed Funds rate e yield a breve scadenza, finisce per offrire un responso immediato circa le aspettative che maturano continuamente nei confronti della politica monetaria USA.

Apportando un opportuno aggiustamento, la differenza in questione propone uno spread di -61.6 punti base: sarebbe questa l'entità del taglio prezzata dal mercato dei Treasury americani. Come dire: due interventi da un quarto di punto, fra pochi giorni e verosimilmente a fine ottobre, e probabilmente un terzo intervento prima della fine dell'anno.
Si noti come queste aspettative siano andate ispessendosi dall'inizio di agosto: in concomitanza con la pubblicazione del rapporto sulla occupazione negli Stati Uniti, che al pari di un anno fa ha scosso le certezze di investitori, economisti e semplici osservatori.
Per ritrovare un differenziale così consistente, in effetti, occorrerebbe ritornare ad ottobre 2024: quando la campagna monetaria distensiva era stata appena inaugurata.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...