Il mercato preme sulla Federal Reserve

- 11/02/2022
Si impennano i tassi a breve scadenza. Ritrovatasi in ritardo, la Federal Reserve minaccia di correre ai ripari: aumentando i tassi di interesse ben più di quanto pronosticato soltanto poche settimane fa. Ne fa le spese l'inclinazione della curva dei rendimenti, con le scadenze brevi che salgono molto più degli yield a lunga scadenza.
Nello specifico sui 2 anni il rendimento dei Treasury ieri si è spinto sopra l'1.60%. Il massimo degli ultimi due anni, ma soprattutto decisamente più del corrente livello del Fed Funds rate.
A ieri lo spread fra yield del T-Note biennale e Fed Funds target rate, si attestava sopra i 125 punti base. Non è una prima volta assoluta, ma i precedenti si contano sulle dita di una mano. A ben vedere, nell'ultimo quarto di secolo si scorgono soltanto due episodi simili: nel 2002 e nel 2004. E se in questo secondo caso il comportamento del mercato incoraggiava la banca centrale americana a rimuovere con risolutezza uno stimolo monetario superato dall'uscita dalla recessione conseguente allo scoppio della bolla della new economy; nel 2002 la fiammata dei tassi di interesse si rivelò precoce, e bene fece la Fed a non seguire le prescrizioni del mercato, mantenendo la politica monetaria ultra-accomodante per complessivamente quasi due anni.