USA
Inflazione USA: bene così (ma ancora non basta)

Il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti nel mese di aprile ha confortato i policy maker. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato, e le nuove buste paga generate hanno superato le più rosee aspettative. Qualche migliaio di posti di lavoro eliminati nel settore pubblico, è stato più che compensato dalla dinamica del settore privato. Non aumentano sensibilmente le assunzioni, ma nemmeno i licenziamenti.
Questo dissuaderà la Federal Reserve dal tagliare i tassi a giugno (sulla riunione di questo mese è da tempo stata espressa l'ultima parola), e anche per fine luglio la situazione è ardua, visto che fino ad allora saranno pubblicati soltanto ulteriori due rapporti sull'occupazione: non molti, per definire eventualmente una nuova tendenza (avversa).
Conforta altresì la dinamica retribuzionale: con salari e stipendi nel settore privato, che in termini di variazione annua continuano a convergere verso il basso. Assecondando la compressione dell'inflazione.

Come è ragionevole, sussiste una evidente correlazione fra il tasso di crescita dell'indice CPI dei prezzi al consumo (linea rossa, scala di sinistra), e la variazione anno su anno delle retribuzioni negli Stati Uniti (linea nera, scala di destra). Le due misure puntano verso il basso da ormai tre anni, sebbene sia ancora un miraggio il livello infimo raggiunto in ambo i casi lo scorso decennio.
Sotto questa prospettiva affinché la variazione annuale del CPI converga verso il mitico +2.0%, occorrerebbe l'ulteriore stabilizzazione di salari e stipendi: cresciuti pur sempre nel settore privato del 4.1% rispetto ad un anno fa. Naturalmente questo ha implicato nei mesi recenti una lievitazione delle retribuzioni in termini reali ma, al contempo, difficilmente la Fed concederà un più contenuto costo del denaro a fronte di pressioni così evidenti dal lato della domanda.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...