USA
Nubi sull'occupazione USA

Sebbene a ritmo deludente, la disoccupazione si è ridimensionata negli ultimi tre anni: il tasso di disoccupazione è calato dal 10.2% di fine 2009 al recente 7.6%. Un dato certamente ancora preoccupante; ma il peggio è che ha smesso di scendere, e secondo un interessante parallelo, potrebbe ora tornare a salire. In questi giorni difatti la NFIB, associazione che raggruppa le "piccole aziende" americane, ha diffuso fra gli altri il dato mensile circa la percentuale di associati che prevede di incrementare l'occupazione: un dato in calo di quattro punti percentuali rispetto alla rilevazione mensile precedente.

Tasso di disoccupazione (rosso, scala di sinistra) e percentuale netta delle aziende NFIB che programmano di aumentare l'occupazione (nero, scala di destra rovesciata)

Per nostra fortuna, la percentuale di aziende NFIB che pianificano di incrementare l'occupazione anticipa di alcuni mesi il tasso di disoccupazione (dato inversamente correlato, ovviamente): questa percentuale è andata migliorando da marzo 2009 in avanti. Tre mesi prima della fine ufficiale della recessione, sei mesi prima del massimo del tasso di disoccupazione.
Il dato ha raggiunto un massimo a settembre 2012, quando il 10% netto delle aziende dichiaravano l'intenzione di aumentare la manodopera. Da allora il dato è andato costantemente ridimensionandosi, raggiungendo un nuovo minimo questo mese. Sono passati sette mesi dal picco: ciò indurrebbe ad aspettarsi, a partire dalla rilevazione che come sempre sarà resa nota il primo venerdì del mese di maggio, un peggioramento del tasso di disoccupazione in USA.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...