Pazienza (I Parte)

- 15/04/2015
L’intera comunità degli investitori attendeva ansiosamente il pronunciamento da parte della governatrice della Federal Reserve Janet Yellen, lo scorso 18 marzo alle 14 ora locale. Tutti si chiedevano se la parola “pazienza” fosse stata rimossa dallo statement della Fed. E per non deludere gli investitori, la signora Yellen ha assecondato ancora una volta le aspettative. Tuttavia l’annuncio è stato seguito da una lunga spiegazione circa il fatto che anche qualora il FOMC aumentasse i tassi, l’incremento risulterebbe molto graduale.
Dal momento che tutti scommettevano su una rimozione dell’aggettivo, il mercato reagì sbandando verso il ribasso quando l’annuncio fu fatto. Quasi tutti gli investitori, di qualsiasi dimensione, erano pronti a liquidare se fosse stata rimossa la parola “paziente”, poiché ciò equivaleva a rimuovere il carrello degli alcoolici dalla festa che la Fed ha organizzato per gli investitori negli ultimi sei anni. Erano gli anni in cui la banca centrale americana pompava migliaia di miliardi di dollari nell’economia americana, spingendo verso l’alto il mercato azionario, quello obbligazionario e immobiliare, stimolando nel frattempo l’economia.
Gli investitori erano felici di assistere al ribasso del mercato, dal momento che la parola “paziente” suggeriva che la Fed avrebbe atteso pazientemente, a prescindere dal ritmo di crescita dell’economia prima dell’aumento dei tassi. D’altro canto, ogni volta che è stato rimosso il Quantitative Easing negli ultimi anni, la borsa l’ha interpretato come manovra restrittiva, per tornare a salire soltanto quando un nuovo QE è stato varato.
Tuttavia, non appena Janet Yellen ha iniziato il suo discorso, ha chiarito subito che sebbene la parola “paziente” fosse stata rimossa dallo statement, sarebbero state mantenute le misure estreme che suggerivano che la prospettiva di aumentare i tassi non fosse imminente. E ha aggiunto che il dollaro è salito del 20% nell’ultimo anno e che la Fed seguiva con attenzione l’evoluzione del biglietto verde. La tendenza del dollaro suggerirebbe l’improbabilità di conseguire l’inflazione programmata del 2%, e anzi produceva pressioni deflazionistiche; senza considerare l’impatto potenziale sui profitti delle multinazionali americane. Ha anche affermato che la Fed avrebbe ridotto le stime di crescita complessiva dell’economia, a riprova del fatto che la prospettiva di aumentare i tassi era insensata nell’immediato.
Ciò induceva gli investitori di cui sopra a rilassarsi, e ad adottare una pazienza anche maggiore di quando il termine “paziente” era incluso negli statement ufficiali. Ciò ha prodotto una ripartenza di tutti i listini mondiali: da -150 punti, il Dow Jones chiuse con un progresso di 227 punti. È incredibile come la Yellen manipoli l’orientamento degli investitori di tutto il mondo, portati a comportarsi esattamente come la Fed auspica.