USA
Powell getta la spugna troppo tardi?

La resa di Powell rischia di coincidere con un massimo almeno provvisorio degli indici inflazionistici. Intanto sulla notizia il future sulla benzina ieri ha conosciuto un vistoso calo; che presumibilmente nei prossimi giorni si trasferirà alla pompa, contribuendo a ridurre l'inflazione attesa per il mese appena incominciato.
Ma in generale le fonti di energia hanno prevedibilmente perso lo smalto dei mesi passati. La variazione annuale del greggio WTI è passata dal +233% di aprile, a meno del +50% di novembre. Le quotazioni sono cresciute negli ultimi sei mesi ma, ciò che più conta per l'inflazione; ad un ritmo inferiore rispetto a quello insostenibile della passata primavera.

Si scorge anzi adesso un vistoso gap: fra un'inflazione al 6.2% ad ottobre, ed un petrolio il cui tasso di crescita è orientato in direzione diametralmente opposta. Data la correlazione da sempre vigente fra le due misure, è sensato aspettarsi che il CPI nei mesi entranti possa a sua volta convergere verso sud: potenzialmente dimezzandosi fino alla prossima primavera.
Questo, a meno che inizino a pesare fattori non propriamente sotto i riflettori: segnatamente, il mercato immobiliare, che certamente fornirà un contributo significativo e crescente fino alla fine del prossimo anno; e l'andamento dei noli marittimi. Questi ultimi calanti da alcune settimane, soprattutto per fattori stagionali. Ce ne siamo occupati nel Rapporto Giornaliero di oggi, al quale rimanderemmo.

Charles L. (Charlie) Minter è uno dei fondatori della Comstock Partners, Inc., una società costituita nel 1986 e attiva nelle gestioni patrimoniali. Continua...