Quante probabilità di recessione negli Stati Uniti?

- 14/06/2022
L'economia americana, una realtà da quasi 21 trilioni di dollari, vanta un PIL superiore a quello delle successive sette economie avanzate (Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Canada e Australia) del ranking mondiale. Questo contribuisce a spiegare perché assuma un ruolo chiave nel mondo occidentale, e perché operatori economici ed investitori finanziari drizzino le loro antenne quando gli USA starnutiscono: il rischio che il resto del mondo prenda il raffreddore, è concreto.
Rischio che aumenta, quando il mercato azionario, noto meccanismo anticipatore, sconta il peggio cedendo più del 20% dai massimi più recenti. Questo solleva adesso un interrogativo: quante probabilità ci sono che gli Stati Uniti entrino in recessione?
Una su tre, diremmo in questo momento, sulla base delle indicazioni del nostro Recession Predictor. Un indicatore composito basato su oltre venti misure dell'attività economica (occupazione, consumi, mercato immobiliare, eccetera), della fiducia di imprese e famiglie e dello stesso mercato finanziario (curva dei rendimenti, spread creditizi, e via discorrendo).
Tipicamente, una recessione interviene nel momento in cui il Recession Predictor raggiunge il 50%: a quel punto il margine di errore massimo è di un mese, sulla base dell'esperienza maturata con le ultime sei recessioni a partire da quella duplice di inizio anni Ottanta.
La situazione è in continua evoluzione, e ci vorrebbe molto poco per vedere il Recession Predictor impennarsi fino alla lettura fatale. Forniremo nelle prossime settimane ulteriori aggiornamenti in sede di Rapporto Giornaliero.