Saranno gli USA la sorpresa del decennio?

- 27/12/2023
È tempo di sorpassi e controsorpassi. Come quei vecchi gran premi di Formula 1 che tanto appassionavano gli sportivi, mentre ferveva il dibattito sul timing del superamento del PIL americano da parte dell'economia cinese, Pechino imboccava un percorso tortuoso, al punto da avvertire ora il fiato sul collo della rivale India. Con gli Stati Uniti che nel frattempo sono corsi ai ripari, importando strategie tanto protezionistiche - il bando alla vendita di semiconduttori alla Cina e la conferma delle misure approvate dalla precedente amministrazione Trump - quanto strutturale.
Ne sta beneficiando oltremodo la produttività: pilastro dell'economia al pari della crescita complessiva della forza lavoro.
Tanto che, alla fine dello scorso trimestre, il ritmo potenziale di espansione dell'economia USA, in termini reali, si è attestato ad un confortante +2.25% annualizzato. Certo è molto poco rispetto ai ritmi tumultuosi pressoché duplici toccati oltre tre lustri addietro. Ma si tratta pur sempre della traiettoria più generosa degli ultimi dieci anni. Con una dinamica che lascia ben sperare per il 2024 e per il resto del decennio.
Probabilmente questo non scongiurerà il sorpasso cinese: dilazionandolo però abbastanza da non risultare un cruccio per la prossima generazione di politici di Washington. Ma è confortante rilevare come il PIL potenziale sia ricalcato dal tasso di crescita effettiva dell'economia americana (linea azzurra. Nota bene: entrambe le misure sono espresse in termini di variazione quinquennale annualizzata), che a sua volta sembra orientarsi verso l'alto dopo un declino che ha interessato i primi sedici anni di questo secolo.
Due riflessioni per concludere. La prima è che il discusso sorpasso cinese è già nei fatti, se si valutassero le prime due economie del pianeta valorizzando i rispettivi PIL in termini di parità dei poteri d'acquisto.
La seconda è che una traiettoria crescente del tasso di crescita potenziale dell'economia (americana; ma il discorso è generale), finisce per trascinare con sé anche i tassi di interesse. Se si crede alla svolta macro delineata, difficilmente il costo del denaro tornerà ai livelli del 2020 e degli anni precedenti.