Una congiuntura internazionale al crocevia decisivo

- 02/04/2019
Uno degli indicatori più popolari - fra gli "addetti ai lavori" - per misurare lo stato di salute della congiuntura economica internazionale; è costituita dall'Economic Surprise Index. Calcolato da diverse istituzioni, da Citi a Goldman Sachs, da Nomura a Bloomberg - finisce per incorporare il nome dell'istituzione in questione; ma, in ultima analisi, si basa sul confronto fra i dati macroeconomici pubblicati per una nazione, e quelli attesi. Lo scostamento, relativo ad una determinata finestra temporale (ad esempio, 13 settimane), viene standardizzato, ottenendo un misuratore che evidenzia se i dati economici conseguiti risultino migliori o peggiori delle aspettative. Non necessariamente positivi o negativi.
Un ulteriore sforzo consiste nell'esame congiunto di questi indicatori. Ad esempio, si possono contemplare tutti i CESI (Citi Economic Surprise Index); di volta in volta scegliendo quello che risulta il più contenuto fra le diverse nazioni contemplate. Essendo un indicatore pubblicato quotidianamente, si finisce per disporre di un indice di diffusione di straordinario interesse.
La figura qui in alto propone una misura ben nota ai lettori del Rapporto Giornaliero. Si può apprezzare come, dopo il crollo del 2008, il CESI Lowest - ripetiamo: quella che di settimana in settimana è risultata la rilevazione più contenuta fra quelle relative a Stati Uniti, Eurozona, G10, economie emergenti, Cina, Giappone, Italia e Germania - abbia costantemente assunto una pendenza positiva. Pur se fra fisiologici alti e bassi.
Dall'inizio del 2017 in avanti il CESI Lowest ha mantenutoa una pendenza discendente, nell'ambito del trend ascendente principale. Poco male, fino a quando la citata parete tiene; come dimostra di aver fatto finora. Poiché questo indicatore risulta anticipare di un consistente lasso di tempo l'economia reale, una eventuale rottura verso il basso non dovrebbe preoccupare: dopotutto, il picco di inizio 2017 ha anticipato di un anno i massimi congiunturali di gennaio 2018.
Se, come sembra, da qui il CESI Lowest dovesse riprendere il cammino rialzista, verosimilmente nella seconda metà dell'anno la congiuntura economica internazionale dovrebbe migliorare. Ce lo auguriamo. Perché se al contrario dovessimo mai registrare uno sfondamento ribassista, dopo più di dieci anni di inclinazione positiva; la corrente frenata congiunturale si tramuterebbe con ogni probabilità in recessione globale.